Libro

Forza PAV

Storia dei primi quarant’anni della Società Pallavolo Udine
1958 – 1998

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Questo volume traccia un rapido profilo dei quarant’anni di attività di una società sportiva, la Pav di Udine, dando direttamente voce alle persone che, nelle varie fasi e con funzioni diverse, hanno contribuito a segnarne e sancirne la vicenda. Tale è sembrata la soluzione più efficace e opportuna. Sono state pertanto raccolte le testimonianze dei soci fondatori, dei primi giocatori e allenatori, di atleti che hanno garantito via via il loro apporto e di alcuni dirigenti più rappresentativi.

 

Le stesse caratteristiche della società, ribadite anche nelle interviste, di grande famiglia, di ambiente sereno improntato a spirito di collaborazione e di parità, indipendentemente dal ruolo svolto, hanno suggerito di riservare a tutti uno spazio analogo, una pari opportunità, che non intende però appiattire o mortificare il merito di chi ha dato di più (e non censura Momenti01con il silenzio chi non è stato possibile contattare):
“Nessuno veniva nesso in disparte, non venivano fatti pesare eventuali errori c’era molta comprensione e questo ci aiutava molto e ci coinvolgeva nella vita di questa società che si poteva paragonare senza retorica a una grande famiglia” (Claudio Tarvis, intervista del 10.2.1998)

Tra le testimonianze non figurano purtroppo gli amici che ci hanno lasciato: Giuseppe Petracco, deceduto nel ‘76 a soli 22 anni, Mario Cerone e Enzo Arrigoni, scomparsi nel ‘97, e Mario Zanasi che, durante i suoi tre anni di presidenza, veniva considerato il “nonno” della Pav.

E Mario Morassi, che per la pallavolo locale, da lui tenacemente sostenuta, rappresentava un Filo di continuità, non può non essere ricordato con commozione per le sue doti enormi e per i valori che ha saputo imprimere: “ricordo per tutti Mario Morassi, uomo di grande caratura, ma umile seppur burbero, generoso e colto, ma semplice, pensando che senza la pallavolo non avrei forse mai potuto godere detta sua amicizia” (Giorgio Aliprandi, intervista del 5.2.1998)

Di Mario, riconoscendone la centralità, questo volume propone anche un ritratto e recupera, nella loro
freschezza e vivacità, nel loro tono baldanzoso e, in qualche misura epico, specchio certo parziale di una personalità che non amava esibirsi, ma preferiva “fare” e si realizzava nel gesto concreto, alcune pagine, godibilissime e leggere, apparse sui fogli ciclostilati del “Pavino”.

La ricerca d’archivio ha consentito inoltre di riunire una serie di dati statistici, di estratti della stampa locale, che documentano nella sua interezza l’attività agonistica di questi quarant’anni.

Anche le immagini fotografiche tengono conto del contesto, dell’impatto che la Pav ha avuto con l’ambiente. I nomi delle vie che hanno ospitato le varie sedi, i ritrovi e le palestre cittadine, teatro di allenamenti e di partite, si intrecciano, in una dialettica naturale e ovvia, con gli atleti e con le sigle degli sponsor che si sono via via susseguiti.

Una storia quindi raccontata dai suoi protagonisti, vissuta da una società che non ha anteposto l’obiettivo della vittoria e l’ambizione delle grandi mete al proposito di diffondere uno sport sano: per assolvere nella città un dovere sociale.

 

a cura di:
Sergio Virginio

con la collaborazione di:
Giorgio Aliprandi per le testimonianze
Giuseppe Longhitano per le ricerche e statistiche
Luciana Morassi e Renzo Pellegrini per la supervisione ai testi

CONI – FIPAV
PAV – UDINE
SOCIETA’ PALLAVOLO UDINESE